E’ una delle 45 Federazioni Sportive Nazionali riconosciute dal
CONI ed è “l’unico organismo autorizzato a disciplinare, regolare e gestire lo sport del motociclismo nel territorio nazionale e a rappresentarla in campo internazionale.
Riunisce in un unico Ente associativo, a carattere apartitico, apolitico e non lucrativo, tutte le società, associazioni sportive ed altri organismi similari a carattere ludico sportivo, regolarmente affiliati, che praticano il motociclismo sul territorio nazionale.
Nel 1987 La Federazione Motociclistica Italiana, con lo scopo di tutelare il patrimonio motociclistico nazionale e di promuovere la ricerca, il restauro e la conservazione dei motoveicoli di interesse storico, ha istituito il Registro Storico Nazionale.
Con la prima moto iscritta, una MV Agusta 175, parte di fatto l’attività del Registro Storico, che nel 2003 viene inserito nell’articolo 60 del Codice della Strada. In seguito il Decreto Ministeriale sui “Veicoli Storici – 17 Dicembre 2009” lo abilita al rilascio del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, che è l’unico documento che attribuisce la qualifica di veicolo di interesse storico e collezionistico.
Al fine di adempiere la propria missione, il Registro Storico promuove eventi dedicati a carattere storico-culturale, crea occasioni di valorizzazione del patrimonio motociclistico presente sul territorio nazionale, ne cura l’iscrizione e mette in atto attività e censimento dei motoveicoli italiani presenti all’estero.
L’incessante e capillare attività svolta sul territorio porta il Registro a tagliare il traguardo delle 100.000 iscrizioni nel 2009, con l’iscrizione della Moto Guzzi 500 8 cilindri, e a doppiare questo obiettivo nel 2016 quando viene iscritta con il numero 200.000 la Moto Morini 175 Bialbero.